lunedì 18 aprile 2011

Daily: il peso delle aspettative

Quando si tiene particolarmente a qualcosa si rischia di rimanere delusi nel caso in cui la realtà non sia effettivamente affine alle altissime aspettative che la circondano; niente paura, non si tratta di un post "smieloso" o di qualcosa di simile: voglio solo parlare di cinema e di letteratura. Per dare un po' di senso al tutto è meglio iniziare dal principio: sono da sempre un accanito lettore di Dylan Dog, vuoi un po' per il fascino dell'atmosfera anglosassone, vuoi per il fatto che sia made in Italy, vuoi per le terribili freddure di Groucho (chi ha letto almeno un numero del fumetto di Sclavi capisce a cosa alluda), ma è stato amore a prima vista. Fatto sta che, appena ho visto il trailer, ho deciso immediatamente che sarei dovuto andare per forza a vedere il film (uscito poco tempo fa). Il risultato è stato a dir poco orribile! Personaggi stravolti, ambientazione irreale e totalmente campata per aria e, soprattutto, la mancata consapevolezza da parte del regista di aver creato l'ennesimo film sugli zombie, senza averci inserito niente che lo faccia assomigliare al fumetto (da cui, mi sento di dire, ha preso solo il titolo) e che gli conferisca lo stesso appeal. Quello che mi viene da chiedermi è: c'è ancora spazio per le passioni? Si può fare un film, prendendo spunto da un qualcosa di cartaceo, per la passione che ci lega a quel libro o a quel fumetto? Non sono un tipo disfattista perchè dopo essere uscito dal cinema quando sono andato a vedere Il Signore degli Anelli non ho potuto altro che dire "Wow"(nonostante consideri Tolkien un mostro sacro, e il suo libro una pietra miliare della letteratura); stesso discorso per Sherlock Holmes (anche se il regista ci ha messo del suo infatti, l'essenza del personaggio a mio parere rimane fedele a quella di Doyle) e cominciavo davvero a credere che si potesse iniziare ad andare a vedere dei film in cui il divario con il libro che lo aveva ispirato fosse via via colmato. Spero solo che questo sia solo una battuta d'arresto e sia stato concepito fin dall'inizio soltanto come "film da incasso" e non come omaggio al mitico indagatore dell'incubo.

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